. Luiso, Scarselli, Circa il (supposto) potere della Cassazione di enunciare d'ufficio il principio di diritto nell'interesse della legge

. Come and . Da-cass, 21 marzo 2017, n. 7155, in Giur. it. 2017, 1583 ss., con nota di D. Castagno, Le Sezioni unite (re)interpretano l'art. 360 bis, n. 1, c.p.c.; in Foro it. 2017, I, 1181 ss, Note sulla «inammissibilità sopravvenuta di merito»: dal ricorso «antipatico» al ricorso «sarchiapone»

F. P. Luiso, Sulla riforma del giudizio di cassazione -Il vincolo delle Sezioni semplici al precedente delle Sezioni unite, Giur. it, vol.817, 2003.

, Perseguendo la via tracciata, con riferimento ad altro argomento, da F

. ,. Id, Note intorno alla prima applicazione del c.d. «vincolo delle sezioni semplici al precedente delle sezioni unite», AA.VV., Diritto processualecivile e Corte Costituzionale, p.770, 2006.

, Uno dei possibili significati indicati dalle Linee guida per il funzionamento della sesta sezione civile, diffuse con circolare del 22 aprile 2016 del Primo Presidente della Corte (pubblicate sul sito del CSM), insieme ad «un orientamento consolidato delle sezioni semplici» o «poche sentenze di una o più sezioni semplici, se convergenti» o «una sola sentenza

. Su-cui, J. Ex-multis, and . Buffet, Présentation générale: la saisine pour avis de la Cour de cassation, 2000.

P. M. Chauvin-;-ivi;-h and . Darnanville, La saisine pour avis du Conseil d'Etat et de la Cour de cassation, Rapport de la Cour de cassation, 1993.

C. E. Avis and . Déc, RTD Civ, vol.157, 2002.

, ss. (con specifico riferimento al «filtro nel merito» ex art. 348-bis c, vol.83, 2015.

S. and I. V. Capasso, Il ricorso per cassazione avverso... la giurisprudenza. Contro uno stare decisis « all'italiana », in corso di pubblicazione in Riv. trim. dir. proc. civ., cui ci si permette di rinviare
URL : https://hal.archives-ouvertes.fr/hal-02091150

M. Pacilli, 43 ss., che parla di «filtro in rito»

, Hoge Raad olandese, infatti, l'introduzione di un sistema di filtro non ha prodotto -in materia civile -conseguenze apprezzabili: v. l'interessante studio, anche comparatistico, di E. Mak, Case Selection in the Supreme Court of the Netherlands -Inspired by Common Law Supreme Courts?, European Journal of Current Legal Issues, vol.21, issue.1, 2015.

L. Stata-formalmente-presentata-dalla-corte, eccessivamente a ridosso della data -il 20 aprile -fissata dal Consiglio dei Ministri per l'esame di un più vasto progetto di riforma della giustizia; come affermato da un portavoce della Guardasigilli, Mme Belloubet, il Governo ha, infatti, ritenuto che «[u]ne telle réforme de la plus haute juridiction du pays, ne peut pas se faire en catimini, sans débat ni consultation, à coups d'amendements de dernière minute»: cfr. J.-B. Jacquin, L'occasion manquée d'une réforme de la Cour de cassation, p.10, 2018.

.. A. Cfr, . Bénabent, and . Sire, , p.731, 2018.

J. Jacquin, , p.10

S. V. La-recentissima-lettera-petizione-di, B. Haftel, and -. Mayer, Pour un accès démocratique à la Cour de cassation, in Rec. Dalloz 2018, 1653 ss. (ma già anticipata, in versione ridotta, da una tribune apparsa in Les Echos del 19 luglio 2018), sottoscritta da un'ottantina di professori universitari. 65 Commission de mise en oeuvre de la réforme de la Cour de cassation, Volet « filtrage des pourvois, pp.21-22

. Ad, prevede che «en matière de cassation, l'aide juridictionnelle est refusée au demandeur si aucun moyen de cassation sérieux ne peut être relevé» e affida tale valutazione al bureau d'aide juridictionnelle (BAJ). La Corte, invece, propone di riformare il sistema, legando la concessione dell'aiuto al mero dato reddituale, sul presupposto che -una volta introdotto il filtro -sarà essa stessa a valutare la serietà del moyen. Si spiega, dunque, l'inclusione nella stima dell'attuale 12,9% di ricorsi rinunciati: «on peut présumer que dans la très grande majorité des cas, s'ils avaient pu être soumis à la Cour de cassation, les pourvois considérés auraient abouti à une décision de RNSM». Cfr. Commission de mise en oeuvre de la réforme de la Cour de cassation, vol.7, pp.22-23

V. Retro,

, gli impedisce di comprendere appieno l'acquiescenza dei colleghi anglosassoni al meccanismo del leave to appeal, e che certamente si acuisce nell'osservatore italiano -(anche in quanto) memore degli eccessi formalistici in funzione di «autodifesa» 70 della Cassazione -, dovrebbe indurre a lugubri pronostici, in linea con la dottrina francese. Eppure, a rischio di peccare di naïveté, non sembra che sia questo quanto ragionevolmente deve attendersi dalla Cassation che, almeno dal 2014, pare aver seriamente imboccato la strada dell'autocritica e della ricerca di soluzioni fattive alle proprie mancanze 71 , sì da (ri)conquistare un'autorevolezza -se non perduta, almeno -sbiadita 72 . In questa prospettiva, anzi, l'ampiezza degli studi (svolti e) pubblicati appare indice di una Corte che, pur avendo (rectius: potendosi appropriare del)la facoltà di «conduct its business in a way consistent with its own preference and the role it defines for itself» 73 , preferisce non solo instaurare un dialogo con gli 68 Anche qui riesce suggestivo il confronto con la TSC: si è detto che, benché scopo precipuo della riforma fosse quello di eliminare la tendenza della Corte ad occuparsi degli errori di fatto, i risultati dell'analisi hanno dimostrato un'invarianza qualitativa dei giudizi resi dopo il 2003. E se «[t]his result indicates that the TSC, when facing so many judgments involving what it perceived to be clear errors of factfinding, could not tolerate ignoring them and leaving those judgments intact. In other words, the quality of fact-finding in a large percent of appealed cases raised the TSC's concern, which lead it to continue to act without regard to the amended rules' review standards», les formations ad hoc seront attentives à permettre à la Cour de sanctionner le plus grand nombre d'illégalités et d'irrégularités affectant les décisions qui leur sont soumises» 68 . Sicché, resta confermata la stima iniziale. Ora, l'«istintiva sfiducia verso chi esercita un potere» 69 che, tipica del giurista continentale

. Taruffo, Il controllo del diritto e del fatto in Cassazione, p.129, 1991.

G. Verde, Questione giustizia, cit, p.11

S. Rusciano and C. Nomofilachia-e-ricorso-in-cassazione, 96. 71 A cominciare, come si è già notato, dal ripensamento dello stile redazionale dei propri arrêts e avis, sintomatico della (ri)acquisita consapevolezza che il ruolo di indirizzo di una Corte suprema -almeno laddove non viga il principio dello stare decisis -non può essere raggiunto con l'argomento d'autorità, ma della persuasione. 72 Per una sintesi delle ragioni di tale crisi di credibilità, v. J.-J. Urvoas, L'aggiornamento nécessaire de la Cour de cassation

T. Eisenberg and -. Huang-;-ma, Così, se, per quanto detto, non paiono da attendersi rilevanti variazioni quantitative nel numero di casi cui -a filtro vigente -sarebbe dato accesso effettivo al giudizio di legittimità, resta da interrogarsi sulla efficienza del procedimento ipotizzato; e qui, la valutazione si fa meno positiva. Infatti, scartata l'idea di impostare il filtro al livello delle Corti d'appello (che, allo stato, non sarebbero in grado di sostenere la conseguente «charge supplementaire» 75 ), quella di rinverdire la procedura di non-admission 76 , mediante la previsione che le domande di autorizzazione del ricorso siano esaminate da una formation restrinte -istituita in seno alla stessa Chambre alla cui udienza il ricorso dovrebbe essere rimesso una volta superato il filtro, The effect of rules shifting

, complice il ricordo dell'esperienza dell'antica chambre des requêtes 79 , che, istituita nel 1790 per regolare l'afflusso di ricorsi, giudicandone preliminarmente la 74 V. il dossier speciale Débats autout du projet de réforme de la Cour de cassation

L. Boré, Ordine degli avocats au Conseils, dei professori Nicolas Molfessis (Université Panthéon-AssasParis II) e Bernard Haftel

. Cfr, Commission de mise en oeuvre de la réforme de la Cour de cassation, Volet « filtrage des pourvois

, Già introdotta con loi organique n° 2001-539 du 25 juin, 2001.

.. Cfr, -. Sommer, and . Munoz-perez, Dix ans de non-admission devant les chambres civiles de la Cour de cassation, p.28, 2002.

. Stesso, G. F. Sezione, and . Ricci, 447, per il quale «il passaggio obbligato di tutti i ricorsi di fronte ad un'unica sezione [?] determinerà certo un rallentamento dell'attività della Corte». 79 Per approfondimenti, si rinvia a SDER, La chambre des requêtes (création, évolution, suppression), novembre 2016, disponibile su www.courdecassation.fr. Del resto, nello stesso sistema tedesco, si lamenta da tempo che la «acceptance procedure» cui sono sottoposti i ricorsi onde accedere alla Corte suprema «represents the main workload of the Federal Court of Justice»: cfr. P. Gottwald, Civil Justice Reform: Access, Cost, and Expedition. The German Perspective, 1999.

S. Sonelli and C. Alla-corte-suprema,

. Cfr, Commission de mise en oeuvre de la réforme de la Cour de cassation, Volet « filtrage des pourvois

M. Barendrecht, -. Bolt, and -. De-hoon, Appeal Procedures: Evaluation and Reform, TILEC Discussion Paper DP 2006-031, 23. Gli aa. sottolineano, inoltre, che «[s]creening costs will be lower if the criteria are easier to apply by the parties and by the judge»; così, ad esempio, a parametri discrezionali (come la «ragionevole probabilità di accoglimento», richiamata dal nostrano art. 348-bis c.p.c.) sarebbe da preferire una limitazione dell

. Ma-neanche-tale-seconda-soluzione-appare-ottimale, ]he minimumamount-in-controversy approach is the equivalent of an infinite filing fee for cases below the minimum and a zero filing fee for cases above it»

V. R. Su and . Bone, Civil Procedure: The Economics of Civil Procedure, vol.187, 2003.

A. A. Qualche and . Zuckerman, Civil Justice in Crisis, cit., 3 ss. 8. -Unendo gli spunti convergenti (nonostante) provenienti da realtà lontanissime nello spazio e nella matrice culturale, la sensazione che resta è quella dell'inutilità di ogni tentativo di sottrarre alle Corti supreme il potere di «decidere cosa decidere». La previsione in via legislativa di un filtro -quando costituzionalmente tollerabile -, insomma, non è necessariamente più pericolosa della sua assenza, tutto finendo per ruotare intorno al modo, Justice in Crisis: Comparative Dimensions of Civil Procedure

. Anzi, impressione che il legislatore intervenga piuttosto a ratificare l'operato della Corte suprema, sanzionando positivamente un potere da essa già de facto esercitato: così è stato, ad esempio, per le riforme che -in Italia 88 come in Francia 89 -hanno introdotto e poi ampliato la possibilità, per le rispettive Cassazioni, di giudicare nel merito. Se così è, quella della Cour de cassation al legislatore appare come la (inspiegabile) richiesta di un'autorizzazione della quale, in quanto organo apicale, potrebbe impunemente fare a meno. Ma la ragione si fa subito palese -nel contesto del percorso "riabilitativo" intrapreso dalla Cortequando si ricordi che è «il rispetto delle regole

V. Capasso,

, 11, ha spinto la corte di vertice sempre più verso un modello -de facto quello della terza istanza», è stata «in qualche modo suggellat[a] dall'introduzione nel 1990 della possibilità per la Cassazione di decidere nel merito»: cfr. L. Passanante, Il precedente impossibile, cit., 3. 89 L'art. L411-3, alinéa 2, Code de l'organisation judiciaire che, in consonanza al nostrano art. 384, comma 2°, consentiva alla Corte, «en cassant sans renvoi» di «mettre fin au litige lorsque les faits, tels qu'ils ont été souverainement constatés et appréciés par les juges du fond, lui permettent d'appliquer la règle de droit appropriée», nel nuovo testo, come modificato dall'art. 38, loi n°2016-1547 du 18 novembre 2016 prevede, invece, che essa possa «statuer au fond lorsque l'intérêt d'une bonne administration de la justice le justifie»; ma, al di là del significato simbolico della riforma, che non si sia trattato d'altro che d'una presa d'atto della prassi della Cour de cassation è suggerito dal fatto che la tendenza a trasformarsi in giudice della terza istanza fosse già evidenziata un decennio prima : cfr. F. Luxembourg, La Cour de cassation, Ove «la progressiva tendenza dei giudici di legittimità a trasformarsi surrettiziamente in giudici del fatto, specialmente sulla base delle doglianze veicolate dalle parti tramite il n. 5 dell'art

G. Verde, Questione giustizia, cit, p.15